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TAV G8ENOVA: Acqua Minerale Terzo Valico Giovi

mrbean@autistici.org (Mr. Bean - interceptor®) | 23.12.2011 02:55 | London

Dunque è fatta. I lavori ora finalmente partiranno a tutta Birra (parola di Moretti).

Ma da Genova ad Arquata e sino a Novi Ligure potrebbero esserci dei problemi (ma problemi seri seri) con le falde acquifere.

Vi siete premuniti? Avete preparato la scorta di bottiglie dell’acqua minerale? No? Fatelo.

Mentre l’Atto Integrativo è stato firmato (sino a ieri era disponibile solo una bozza sul sito Indymedia) e l’Ing. Mauro Moretti sta mettendo a punto il Cronoprogramma per i lavori dell’Alta Velocità Linea Genova-Milano Tratta Terzo Valico dei Giovi (che trovate quì allegati e riprodotti pdf), noi per un attimo ci fermiamo a parlare di Acque minerali italiane fresche di giornata. Così come sgorgano dalla Sorgente. C’è la Fiuggi, Sant’Anna, Ferrarelle, Lurisia, San Bernardo, Vitasnella, Crodo Lisiel, Boario, Pejo, Levissima, Calizzano, Acqua Panna, San Pellegrino, Recoaro, Lauretana, Lete, Misia, Norda, Uliveto, Sangemini, Vera, Fabia, Evian, San Benedetto, Rocchetta. Ma presto potrebbe esserci anche la RFI. Potremo fare tanta plin plin bevendo acqua griffata Rete Ferroviaria Italiana. Non è una battuta di spirito ma un dato di fatto. Durante i lavori del Terzo Valico è stimato che sarà parecchio elevato il rischio d’una grave compromissione delle falde acquifere delle principali sorgenti. In Tal caso dovranno necessariamente essere messe in atto tutte le opportune “misure compensative” a “mitigazione degli impatti sulla componente ambiente idrico”. Che debba farsi carico del problema Mauro Moretti è contemplato anche nel dossier “Terzo Valico dei Giovi - Studio Impatto Ambientale” (che trovate qui allegato e riprodotto pdf). Imbottigliare acqua RFI a quel punto sarà uno degli espedienti necessari per rimediare ai danni ambientali cagionati dalle Ferrovie Italiane (e sai che bel business). Se accadrà sto scempio è altamente probabilmente che l’acqua RFI sarà anche parecchio diuretica (tanto stronzio).

Quello qui descritto non è un rischio campato in aria ma un’esplicita previsione, contemplata peraltro nel Parere della Commissione Speciale di VIA-Valutazione di Impatto Ambientale sul Progetto Preliminare presentato da Italferr Spa - Gruppo Ferrovie dello Stato della “Tratta A.V./A.C. Milano-Genova Terzo Valico dei Giovi” (che trovate qui allegato e riprodotto pdf). Esplicita il dossier:

“dalla lettura del SIA emerge che per il tratto montano gli ambiti più critici sono connessi alla possibile interferenza dell’attività di scavo in sotterraneo con la circolazione idrica sotterranea e, conseguentemente, con le emergenze idriche eventualmente sfruttare per uso idropotabile … gli ambiti critici più significativi riguardo agli aspetti idrogeologici sono i seguenti: Territorio di Borzoli: … è stata valutata una probabilità elevata di interferenza con alcune sorgenti ed, in particolare con due sorgenti che vengono sfruttate dal Consorzio acquedotti stico Fegino… Territorio di Madonna della Guardia: la presenza di faglie secanti l’asse della galleria sede del tracciato ferroviario in progetto e l’intercettazione dei calcari, hanno portato ad individuare per alcune sorgenti rischio di interferenza. In particolare è stata valutata una probabilità alta per tre sorgenti di Madonna della Guardia, per la sorgente di Ceranesi e per la sorgente di Campomorone, ubicate sulla verticale della galleria in progetto…”.

Speriamo di non dover dire addio all’acqua minerale Fonti Madonna della Guardia (se FFSS si getta nel business delle acque minerali to là già un concorrente in meno).

Ma i territori coinvolti dal potenziale sconvolgimento idrogeologico son molti altri, come indica in prosieguo la relazione V.I.A. del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio:

“…Territorio Cravasco – Isoverde: … ambito a probabilità elevata di interferenza è connesso alla sorgente denominata Isoverde (Comune di Campomorone) ubicata in prossimità dell’imbocco della Finestra Cravasco, il cui tracciato interessa formazioni permeabili per fessurazione e fatturazione; Territorio di Borlasca: sono presenti due gruppi di sorgenti, le sorgenti di Borlasca e quelle del “Monte Zuccaro”, queste ultime captate per uso idropotabile dal Consorzio Acquedotto Rurale di Sottovalle (Comune di Gavi AL), sono ubicate in prossimità dell’asse della galleria in progetto … per tali sorgenti è stata valutata una probabilità elevata di interferenza con le opere in progetto… Territorio di Arquata Scrivia: nel territorio comunale di Arquata Scrivia, nelle alluvioni del torrente Scrivia è attivo un pozzo che emunge una grande quantità di acqua ad uso idropotabile per l’aprovvigionamento della cittadina. Nella stessa zona sono presenti numerosi pozzi a vario uso, ad indicare la produttività dell’acquifero superficiale sfruttato. La ridotta soggiacenza e l’estrema permeabilità del materiale in cui è impostato l’acquifero superficiale, indicano un’elevata vulnerabilità dell’acquifero ad essere contaminato per infiltrazione dalla superficie. Il potenziale impatto valutato sulla componente risulta connesso alla viabilità di cantiere che attraversa l’ambito in esame e principalmente al rischio di sversamenti accidentali ed alla attività di disalveo dello Scrivia. Territorio di Novi Ligure: in corrispondenza della progressiva 39, lungo il tracciato della linea ferroviaria in progetto, è previsto l’imbocco per la biforcazione di Torino. Per circa 5 Km la linea correrà in galleria artificiale. Il tratto in galleria artificiale si sviluppa trasversalmente alle linee di flusso indicate per l’acquifero investigato, la criticità principale è costituita dalla presenza dalle pareti delle opere in artificiale che potrebbero esercitare un effetto barriera sulla circolazione idrica sottostante, con innalzamenti della falda idrica a monte ed abbassamenti a valle rispetto alla direzione di deflusso…”.

Da sud a nord continuiamo a veder vandalizzare il territorio sia da insensate opere private che da stupide (e dannose) opere pubbliche. A Casalnuovo di Napoli ad esempio, i lavori per la costruzione d’un viadotto ferroviario della TAV, hanno danneggiato una falda acquifera, formando un lago sotto i piloni del viadotto ed allagando numerosi edifici adiacenti (alcune case inondate da oltre un metro e mezzo d’acqua). In quella zona la stabilità di tutti gli edifici è in grave pericolo e c’è un elevato rischio crollo per le case. Questo accade perché in fase di elaborazione degli studi di fattibilità iniziali, ci si preoccupa solo di individuare il tracciato più breve e meno costoso e non il tracciato più compatibile con l’ambiente e i suoi equilibri, provocando così gravi danni, permanenti ed irreversibili per l’ambiente (e le persone). Ma la cosa più incredibile è che se davvero i lavori del Terzo Valico dovessero produrre danni di questa portata all’ecosistema, Moretti & Soci non potranno neanche essere chiamati a risponderne e nessuno potrà chiedere d’esser indennizzato per i danni cagionati. E perché? Perché RFI, FFSS & Company hanno ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie e son stati legittimati a compiere l’opera da Autorità di Governo e Locali. Per aver coscienza di ciò basta vedere cos’è successo a Firenze per i lavori della nuova ferrovia della TAV e la galleria dell'Alta Velocità che ha causato un abbassamento delle falde acquifere, con un conseguente prosciugamento di centinaia di fonti d’acqua sorgente ed oltre 60 chilometri di fiumi seccati. La TAV ha tolto l’acqua a centinaia di comunità della Toscana creando danni immensi. Nella causa legale che ne è derivata, tutti gli imputati - imprese esecutrici, TAV, RFI, Moretti & C. - son stati tutti assolti (per le motivazioni di cui sopra).

Ora questo tipo di stupro ambientale potrebbe colpire direttamente anche il territorio che va da Genova a Novi Ligure. Lungi da noi l’idea di fare del gratuito terrorismo psicologico. Ma è bene che chi ci abita si abitui già all’idea. Potrebbe anche capitare di alzarsi la mattina e non trovare più l’acqua che sgorga dal rubinetto.

In tal caso, c’è da sperare che nel frattempo il prodigo Moretti abbia già pensato ai possibili rimedi e si sia messo ad imbottigliare (speriamo non la birra).

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- “Gli inglesi se la ridono della TAV” http://piemonte.indymedia.org/article/13712 - “G8ENOVA: TAV-Terzo Valico dei Giovi” http://piemonte.indymedia.org/article/13609

- “TAV GENOVA-MILANO: Terzo Valico dei Giovi Project”

https://london.indymedia.org/articles/10682

- “TAV = Trappola Alta Velocità” http://piemonte.indymedia.org/article/12982 - “TAV-Terzo Valico dei Giovi: puzza di N’drangheta”. http://piemonte.indymedia.org/article/12760 - “Enrico Musso impallina il Terzo Valico dei Giovi” http://piemonte.indymedia.org/article/12967 - “Indyani e TAV”

http://piemonte.indymedia.org/article/12941

- “Alta Velocità-3° Valico dei Giovi – I conti non tornano”

http://piemonte.indymedia.org/article/5584

- “ALTA VELOCITA' - IMPREGILO x il 3° valico dei GIOVI”

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1056835.php

- “ALTA VELOCITA' - si riparte alla grande - Prioritario il 3° Valico dei Giovi”

http://piemonte.indymedia.org/article/1934

- “TAV-Terzo Valico dei Giovi: Matteoli prepara la cerimonia di inizio lavori”

http://piemonte.indymedia.org/article/7201

- “TAV: trasparenza ZERO!” http://piemonte.indymedia.org/article/12851

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http://piemonte.indymedia.org/article/2351