A NASSIRIYA SI MUORE
andrea ingianni | 18.08.2004 11:03 | London | World
LA POLITICA INTERNAZIONALE A PORTOROTONDO. COSA SCRIVE LA STAMPA ESTERA: GLI ITALIANI, IN POLITICA, NON SONO POI COSI´ ASSETATI DI ONESTA´ COME DAVANO A INTENDERE.
“The Observer" (alcuni passi):
Villa Certosa assomiglia al suo proprietario: e´ stravagante, fasulla e probabilmente fuori legge.
E dopo le nuotate, le passeggiate e gli acuti del tenore, i Blair potranno prepararsi per la notte nelle sale da bagno della villa, munite, secondo il giornale locale, di finestre con vista mozzafiato e vetri a prova di privacy.
Dopo l´enorme sforzo fatto nei primi anni ´90 per spazzare via dall´Italia la Mafia e la corruzione, una battaglia costata la vita a coraggiosi magistrati, Berlusconi ha dimostrato con due vittorie elettorali che
GLI ITALIANI, IN POLITICA, NON SONO POI COSI´ ASSETATI DI ONESTA´ COME DAVANO A INTENDERE.
Berlusconi e´ la dimostrazione di cio´ che si puo´ ottenere in una democrazia europea combinando un´immensa ricchezza, il controllo dei media, e il potere politico. La sua Mediaset ha il monopolio virtuale della televisione commerciale italiana.
E´ sua una bella porzione della carta stampata e, come Primo Ministro, si trova di fatto a controllare la televisione di stato. Cosi´, cio´ che in altri paesi costituisce motivo di scandalo, in Italia non e´ una novita´.
Come nota David Lane nel suo libro "Berlusconi´s Shadow", che uscira´ alla fine del mese, il potere giudiziario, assediato e logorato, non e´ nella condizione di combattere contro la Mafia, che e´ tornata a fare affari e sta ampliando il suo mercato. Questo e ´ il curriculum dell´amico dei Blair.
NELL´ITALIA DI BERLUSCONI NON E´ POSSIBILE TRACCIARE UNA LINEA DI DEMARCAZIONE PRECISA TRA L´INTERESSE PUBBLICO E QUELLO PRIVATO.
Nel caso improbabile che veniste invitati la´ per una breve vacanza, vi potrebbe capitare di incontrare un dirigente di una delle sue aziende, come anche Tony Blair, o un avvocato esperto in diritto societario impegnato a rintuzzare accuse di corruzione, ma anche Vladimir Putin e persino Rocco Buttiglione,inviato, con forte senso umoristico, in Europa a occuparsi di giustizia!
In un primo momento Tony Blair pareva rendersi conto che c´era qualcosa di stonato nella faccenda e con Berlusconi si comportava in modo cauto.
Adesso invece si e´ lasciato andare e i due uomini sono diventati amiconi.
A differenza dell´Italia di Berlusconi, la Gran Bretagna sta vivendo uno dei migliori periodi della sua storia. L´economia ha un momento di boom, la disoccupazione e´ calata, il crimine anche, l´inflazione e´ bassa, i bambini dei poveri vengono aiutati come mai era accaduto, e le scuole e gli ospedali stanno migliorando.
Ma l´elettore britannico e´ una bestia ipocrita. Dice di disprezzare la politica che si basa sulle ricerche di mercato, ma poi si sgomenta se il Primo Ministro, ignorando i sondaggi e i dimostranti, invade l´Iraq. Dice di volere un governo forte, ma poi dichiara di odiare i Primi Ministri che si allargano troppo e pensano di poter andare a perdere il loro tempo con tutti i mariuoli.
Puo´ essere opinione diffusa a Westminster che le prossime elezioni saranno una passeggiata per Blair, ma e´ buona regola che le opinioni diffuse si rivelino generalmente sbagliate. Gli scommettitori di professione sono giustamente scettici e, guardando con occhio freddo il paese, hanno deciso di puntare i loro soldi su un risultato sfavorevole ai laburisti».
Dall' "UNITA"
Tony Blair è stato definito dalla stampa del suo Paese “Tony lo scroccone”, ed è stato ammonito a non andare a fare le feste “al nuovo Mussolini”. Il quale, nelle stesse ore del combattimento compare in bandana da pirata, camicia oversize e ampi pantaloni di lino (cito dal “Corriere della Sera”) e va in giro per l’isola di Sardegna, di cui possiede ampi pezzi, ville, strade, laghi, giardini, porticcioli e coste, e va spensierato a far festa con un altro primo ministro e signora i cui soldati, come quelli italiani, sono stati mandati a una guerra feroce ma senza un lume di ragione che si possa consegnare in futuro ai libri di storia.
E via, i tre, a fare bisboccia, fra ceramiche locali e aragostine, tra canzoni napoletane e fuochi d’artificio, stranamente e stupidamente insensibili al paesaggio di morte in cui - con la loro collaborazione di finti condottieri - è immerso il mondo.
E allora via, ai fuochi d’artificio, nella stessa notte, alla stessa ora dell’imboscata di Nassiriya.
Berlusconi è occupato a far festa a se stesso, in bandana e camicia oversize con il pretesto di accogliere l’amico “scroccone”. Sa che la sua stampa e la sua televisione non lo costringeranno a rendere conto all’opinione pubblica italiana.
UN MIO BREVE COMMENTO: io non direi che "IN POLITICA" gli italiani non sono assetati di onestà, ma semplicemente che gli italiani non sono assetati di onestà, e basta.
Villa Certosa assomiglia al suo proprietario: e´ stravagante, fasulla e probabilmente fuori legge.
E dopo le nuotate, le passeggiate e gli acuti del tenore, i Blair potranno prepararsi per la notte nelle sale da bagno della villa, munite, secondo il giornale locale, di finestre con vista mozzafiato e vetri a prova di privacy.
Dopo l´enorme sforzo fatto nei primi anni ´90 per spazzare via dall´Italia la Mafia e la corruzione, una battaglia costata la vita a coraggiosi magistrati, Berlusconi ha dimostrato con due vittorie elettorali che
GLI ITALIANI, IN POLITICA, NON SONO POI COSI´ ASSETATI DI ONESTA´ COME DAVANO A INTENDERE.
Berlusconi e´ la dimostrazione di cio´ che si puo´ ottenere in una democrazia europea combinando un´immensa ricchezza, il controllo dei media, e il potere politico. La sua Mediaset ha il monopolio virtuale della televisione commerciale italiana.
E´ sua una bella porzione della carta stampata e, come Primo Ministro, si trova di fatto a controllare la televisione di stato. Cosi´, cio´ che in altri paesi costituisce motivo di scandalo, in Italia non e´ una novita´.
Come nota David Lane nel suo libro "Berlusconi´s Shadow", che uscira´ alla fine del mese, il potere giudiziario, assediato e logorato, non e´ nella condizione di combattere contro la Mafia, che e´ tornata a fare affari e sta ampliando il suo mercato. Questo e ´ il curriculum dell´amico dei Blair.
NELL´ITALIA DI BERLUSCONI NON E´ POSSIBILE TRACCIARE UNA LINEA DI DEMARCAZIONE PRECISA TRA L´INTERESSE PUBBLICO E QUELLO PRIVATO.
Nel caso improbabile che veniste invitati la´ per una breve vacanza, vi potrebbe capitare di incontrare un dirigente di una delle sue aziende, come anche Tony Blair, o un avvocato esperto in diritto societario impegnato a rintuzzare accuse di corruzione, ma anche Vladimir Putin e persino Rocco Buttiglione,inviato, con forte senso umoristico, in Europa a occuparsi di giustizia!
In un primo momento Tony Blair pareva rendersi conto che c´era qualcosa di stonato nella faccenda e con Berlusconi si comportava in modo cauto.
Adesso invece si e´ lasciato andare e i due uomini sono diventati amiconi.
A differenza dell´Italia di Berlusconi, la Gran Bretagna sta vivendo uno dei migliori periodi della sua storia. L´economia ha un momento di boom, la disoccupazione e´ calata, il crimine anche, l´inflazione e´ bassa, i bambini dei poveri vengono aiutati come mai era accaduto, e le scuole e gli ospedali stanno migliorando.
Ma l´elettore britannico e´ una bestia ipocrita. Dice di disprezzare la politica che si basa sulle ricerche di mercato, ma poi si sgomenta se il Primo Ministro, ignorando i sondaggi e i dimostranti, invade l´Iraq. Dice di volere un governo forte, ma poi dichiara di odiare i Primi Ministri che si allargano troppo e pensano di poter andare a perdere il loro tempo con tutti i mariuoli.
Puo´ essere opinione diffusa a Westminster che le prossime elezioni saranno una passeggiata per Blair, ma e´ buona regola che le opinioni diffuse si rivelino generalmente sbagliate. Gli scommettitori di professione sono giustamente scettici e, guardando con occhio freddo il paese, hanno deciso di puntare i loro soldi su un risultato sfavorevole ai laburisti».
Dall' "UNITA"
Tony Blair è stato definito dalla stampa del suo Paese “Tony lo scroccone”, ed è stato ammonito a non andare a fare le feste “al nuovo Mussolini”. Il quale, nelle stesse ore del combattimento compare in bandana da pirata, camicia oversize e ampi pantaloni di lino (cito dal “Corriere della Sera”) e va in giro per l’isola di Sardegna, di cui possiede ampi pezzi, ville, strade, laghi, giardini, porticcioli e coste, e va spensierato a far festa con un altro primo ministro e signora i cui soldati, come quelli italiani, sono stati mandati a una guerra feroce ma senza un lume di ragione che si possa consegnare in futuro ai libri di storia.
E via, i tre, a fare bisboccia, fra ceramiche locali e aragostine, tra canzoni napoletane e fuochi d’artificio, stranamente e stupidamente insensibili al paesaggio di morte in cui - con la loro collaborazione di finti condottieri - è immerso il mondo.
E allora via, ai fuochi d’artificio, nella stessa notte, alla stessa ora dell’imboscata di Nassiriya.
Berlusconi è occupato a far festa a se stesso, in bandana e camicia oversize con il pretesto di accogliere l’amico “scroccone”. Sa che la sua stampa e la sua televisione non lo costringeranno a rendere conto all’opinione pubblica italiana.
UN MIO BREVE COMMENTO: io non direi che "IN POLITICA" gli italiani non sono assetati di onestà, ma semplicemente che gli italiani non sono assetati di onestà, e basta.
andrea ingianni
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http://capoverde.altervista.org
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