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evicted!! 4-10-2001

golaest | 21.10.2001 01:53

evicted!! 4-10-2001
evicted!! 4-10-2001


NON CI CANCELLERETE MAI

La mattina del 4 ottobre alle ore 09.00 agenti della digos con al seguito ingenti truppe di celerini e carabinieri hanno effettuato l'irruzione nello stabile di via LaGrange e nella casa occupata di Golaest,entrambi nel quartiere ticinese. Lo stabile di via LaGrange è abitato da circa 40 nuclei familiari di varie etnie: le modalità di questo sgombero non sono state delle più “democratiche”, sono entrati spaccando porte, prendendo a calci qualsiasi cosa che si trovavano davanti, persone comprese, una delle quali è stata ammanettata e messa in una macchina della polizia al fine di dissuaderla. Inoltre, due abitanti, padre e figlia minorenne, sono stati picchiati selvaggiamente, sotto gli occhi della loro famiglia, dalle forze “dell’ordine” che hanno procurato al padre un trauma cranico, costringendolo a ricorrere a cure mediche. Via LaGrange è uno stabile che negli ultimi due anni ha già subito uno sgombero e numerosi attacchi alle strutture (abbattimento delle rampe, tetti bucati...), attuati dagli operai della proprietà. Ma allora la risposta allo sgombero portò alla riappropriazione immediata dello stabile. Questo sgombero è da ritenersi illegale,perché ancora oggi ci sono dei procedimenti giudiziari sulla vendita dello stabile,è illegale perché la maggior parte dei suoi abitanti vi risiede da più di 20 anni. Lo stabile oltre a essere la casa di 40 famiglie è anche la sede del Coordinamento di lotta per la casa.
Golaest era una casa occupata nel 1996, all'interno di un’area dismessa di 42.000 metriquadri, dove il comune di Milano ha intenzione di costruire parcheggi sotterranei, condomini signorili di 9 piani, uffici, negozi e locali; tutto questo sotto il nome del progetto MAGOLFA 2000, un progetto che va avanti da oltre vent’anni,che con questa giunta ha trovato finalmente la sua approvazione. Questi cinque anni di occupazione hanno ridato vita a un‘area nel cuore del ticinese, cinque anni che hanno visto questo spazio riempirsi di iniziative per il diritto alla casa agli spazi sociali, per gli immigrati, contro la repressione, di solidarietà con i prigionieri politici, ma sopratutto cinque anni vissuti nel quartiere, tra la gente contro quei progetti speculativi che lo invadono (Magolfa2000, Parco Baravalle, Grondasud, Sieroterapico, svendita del patrimonio pubblico immobiliare), progetti che mirano solo ed esclusivamente all’arricchimento dei vari palazzinari e dei loro politici (BERLUSCONI docet), progetti che non tengono conto delle esigenze di questo quartiere e della mancanza di servizi. In questi anni abbiamo sempre dichiarato che se l'area fosse stata convertita ad uso sociale,saremmo stati disposti a lasciarla,ma lo sgombero è l'unica risposta reale che abbiamo ricevuto.
Anche la demolizione che è seguita allo sgombero di via Gola è stato completamente illegale non solo non esiste un permesso per la demolizione,non solo l’ hanno compiuta di notte contro ogni normativa, ma hanno demolito un area piena di amianto senza tener conto dei sistemi di sicurezza obbligatori in questi casi per la salvaguardia della salute pubblica, riempiendo il quartiere di polveri tossiche e cancerogene; oltre a questo hanno demolito le due case di via Gola senza chiudere gli impianti del gas a tal punto che la via ne era satura, sarebbe bastata una scintilla della ruspa per fare una strage. A tutto questo si aggiunge una totale mancanza di alternativa per le famiglie sgomberate che ancora oggi vivono per strada.
Il mandante di questa operazione è la Prefettura, che ha agito sulla base di problemi di “ordine pubblico”. Numerosi gli abitanti del quartiere che hanno dimostrato da subito la loro solidarietà, scendendo per strada e adoperandosi come potevano. Via, via gli abusi sono diventati sempre più evidenti, portando anche a momenti di tensione, che hanno coinvolto direttamente alcuni abitanti della zona che sono stati picchiati dalla polizia mentre si allontanavano dal presidio ormai concluso.
Questi sgomberi colpiscono come sempre quei compagni/e,che in questi anni non hanno mai accettato nessun livello di compromesso con le istituzioni,e che sono sempre al fianco degli oppressi,ma soprattutto sono da inquadrare in quello che ormai, partendo da Genova sta succedendo in tutta Italia: arresti, perquisizioni, accuse di 270bis, accuse di tentato omicidio.Tutto questo accanimento repressivo nei confronti dell'area antagonista, non fermerà la crescita del movimento che in questa città non ha mai smesso di lottare.

Questa esperienza continuerà aldilà dei due sgomberi per riaffermare ora e sempre i nostri diritti, a partire da quello di avere una casa per tutti/e, per una società di liberi/e ed uguali, senza l’alienazione del lavoro salariato e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Saremo presenti nel quartiere per tutta la settimana e oltre ed invitiamo tutti/e gli abitanti a mobilitarsi.

LIBERTA’ PER ELIO ,MARIO,ANTONIO!!!
NULLA RESTERA’IMPUNITO!!!



GOLAEST
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